Gentilissime Colleghe,
Gentilissimi Colleghi,
come è ormai “fatto notorio”, siamo tutti in attesa della decisione del TAR Lazio sul controverso “Regolamento Elettorale” per dare corso – finalmente – al rinnovo del COA Roma.
Il procedimento amministrativo è “in riserva” dallo scorso 20/5 e, ad oggi, tutto tace.
Come ebbi già modo di scrivere – pur rispettando i Colleghi e le Associazioni Forensi che hanno promosso l’iniziativa giudiziale – non ho mai inteso “fare il tifo” per alcuna delle possibili soluzioni (voto a 16 o a 25 candidati, con o senza voto di lista).
Mi sono limitato solamente a raccogliere la voce di tantissimi Avvocati romani che sono rimasti basiti dal “pressapochismo” di come è stata gestita la redazione di questo lacunoso “Regolamento Elettorale”.
D’altronde, molti hanno colto nel lungo lasso di tempo che il TAR Lazio sta utilizzando per far uscire l’attesa decisione la prova provata che il “thema decidendum” sia di evidente complessità giuridica, e che lo stesso non potesse essere liquidato con una decisione istantanea di poche righe (come qualcuno andava sbandierando nei Tribunali e/o su qualche mail frettolosa).
Nel frattempo, tutto ciò procrastina “sine die” il sovrano “Diritto” dei Colleghi romani ad esprimere il proprio voto, mantenendo in carica il COA uscente con una “Prorogatio” della quale non si vede la fine. Regalando, di fatto, all’attuale maggioranza consiliare un biennio “ex novo” di gestione dell’Avvocatura romana…
Questo, giorno dopo giorno, sta mortificando l’interesse ed il senso di appartenenza dei Colleghi verso la propria Istituzione, con gli Avvocati romani sempre più lontani e delusi.
L’Ordine di Roma è il più numeroso d’Italia e vede, ovviamente, amplificate in sede locale tutte le drammatiche difficoltà che vive la Categoria a livello nazionale.
Ma Roma può e deve tornare ad essere protagonista della Rappresentanza dell’Avvocatura.
Per fare questo servirà un futuro diverso nel quale tutti gli Avvocati – e non solo chi “li rappresenta” – dovranno dare il loro contributo di proposte, di esperienza, di innovazione.
La Lista Movimento Forense-AFEC ConTE ha chiesto ai Colleghi il loro contributo di idee al nostro Programma, e tantissimi Avvocati ci stanno scrivendo e stanno partecipando.
I Colleghi vogliono, senza dubbio alcuno, un COA nuovo di zecca, che abbia “forza sindacale” e che sappia combattere su tanti fronti (“in primis” per il cambiamento della Cassa Forense).
Bisogna ascoltare la volontà degli Avvocati romani, senza se e senza ma.
E poi andare a votare, presto, perché – alla fine – saranno sempre gli Avvocati romani a decidere.
Possiamo cambiare le cose. Insieme.
Un caro e cordiale saluto.
Antonio Conte